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(Op)Pio dei popoli 25 ottobre 2007

Posted by chiaradavinci in beato il popolo....
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Per la prima volta in vita mia parlo di un testo che non ho letto, ma non vedo l’ora di averlo tra le mani. Sta per uscire, edito da Einaudi, il libro di Sergio Luzzato L’altro Cristo. Padre Pio e l’Italia del Novecento.

L’autore è famoso per aver difeso Ariel Toaff – docente di storia medievale all’Università di Tel Aviv e figlio dell’ex rabbino capo di Roma Elio – quando pubblicò il suo discusso libro Pasque di sangue, in cui sosteneva che nella celebrazione della Pasqua ebraica una minoranza di ebrei askenaziti avrebbe compiuto sacrifici umani. Viste le numerose critiche che Toaff ricevette, il libro fu ritirato dal mercato pochi giorni dopo la sua uscita.

Senza entrare nel merito della polemica, il fatto dimostra semplicemente che personaggio è Luzzato. Stavolta se la prende con uno dei miti dell’Italia cattolica del Novecento, Padre Pio, e porta delle prove che dimostrerebbero che il frate si procurava da solo le ferite alle mani. Riferisce anche che a Giovanni XXIII si sarebbe detto scettico nei confronti del futuro San Pio e lo avrebbe condannato perché aveva rapporti con le donne della sua comunità,

Toto per Pio

(io lo avrei condannato piuttosto perché Toto Cutugno è un suo devoto)

mentre Giovanni Paolo I, da vescovo, avrebbe dissuaso i fedeli dal fare pellegrinaggi sul Gargano.

Insomma, nemmeno la chiesa era poi così contenta. Tutto è cambiato con Wojtila, che sarebbe rimasto folgorato dalla figura del frate povero. In realtà il papa polacco era un grande esperto di marketing e forse aveva capito che siccome non c’era verso di spiegare agli italiani chi era davvero Francesco Forgione, allora era bene fare di necessità virtù e accogliere anche quest’altro santo in paradiso.

Tele Radio Padre Pio

(al motto di: se gli americani scelgono i presidenti tra gli ex-attori, noi possiamo fare santo un vee-jay)

Tra l’altro Luzzatto sembra pure dimostrare che il mito di padre Pio è nato sotto il fascismo, con l’aiuto del gerarca locale e della casa editrice che pubblicava i discorsi del duce.

Insomma, il libro si prospetta interessante.

Ma a chi lo fanno recensire sul Corriere della Sera? Ad Aldo Cazzullo, che – dopo aver sottolineato che il giudizio di Luzzatto non è quello sommariamente liquidatorio di Piergiorgio Odifreddi – nota che persino l’autore del libro, estraneo al mondo cattolico, “non è rimasto insensibile al fascino di una figura sovrastata da poteri […] più grandi di lei, e – comunque la si voglia giudicare ­­– capace di alleviare ancora oggi il dolore degli uomini e di destare un interesse straordinario.”

In Italia non c’è scampo, moriremo davvero democristiani.

Commenti»

1. farouche - 25 ottobre 2007

Chiara, l’avevi visto questo?

http://www.piokenobi.com/

2. dionisoo - 25 ottobre 2007

Volevo scriverne anch’io sul mio blog. Ma ora che ho letto quello che hai scritto non posso far altro che rimandare al tuo blog: non avrei potuto esprimere meglio i concetti che intendevo esprimere.
Un saluto.

3. Michè - 26 ottobre 2007

Post molto stimolante (come sempre ;), tanto più che in questo periodo mi sto un po’ cimentando con il tema del culto riservato ai santi nel cattolicesimo.

Sarà che ho una sensibilità molto protestante, ma la devozione ai santi è una cosa che proprio non capisco. E i miracoli mi danno fastidio. Capisco che si possa avere stima di una persona che ha condotto una vita coraggiosa e impegnata (cf. Giuseppe Moscati, anche se prescriveva ai pazienti l’eucarestia), capisco pure che per qualcuno possano essere un modello da seguire, ma i miracoli per favore no!

Di padre Pio non sopporto l’irascibilità. Doveva essere un confessore confortante quanto una scodella di cren.

Una piccola precisazione: con Wojtyła non è cambiato tutto, è cambiata solo la linea ufficiale. In questi mesi ho incontrato diversi cattolici con riserve sul conto del “santo”, quando addirittura non gli erano ostili. Uno di questi è il rettore della mia accademia.

Quanto a Tele Radio Padre Pio, l’ho vista facendo zapping in Ucraina. Il mio giudizio sintetico: lamentevolmente celebrativa, soporifera di giorno, macabra di notte (fine delle trasmissioni=>fermo-immagini sulla tomba del Pio nazionale).

4. liseuse - 26 ottobre 2007

Pio Kenobi m’ha fatto morire dalle risate!

Non mi piace Padre Pio, per il resto resto una pia veneta e ho ancora un bel santino del beato Luca Belludi protettore degli studenti … e pungolata da voi sono pure andata a vedermi chi fosse, che non ci avevo mai pensato: http://www.santiebeati.it/dettaglio/90249

Comunque, in Kakania il cren se lo pappano come fosse maionese – mentre io li guardo piangendo calde lacrime. Tanto per restare nell’ambito delle “poche cose buone della Kakania” (Chiaraccia cattivona)

5. Compagno di merende - 26 ottobre 2007

Mah…io non ci credo ma perchè smontare qualcosa in cui credono gli altri? Siamo un paese bigotto, molta gente crede di arrivare a fine non grazie al proprio lavoro ma grazie alle intercessioni di Padre Pio e soci. Perchè distruggere a questa povera e ign…ehm…gente questi solidi paletti?

6. chiaradavinci - 26 ottobre 2007

farouche, sì, lo conoscevo e illo tempore ci avevamo pure fatto un post su Omfaloscopia. comunque grazie per avercelo ricordato (la maglietta è nuova, mi sa che la regalo al dring per Natale)

dioniso, grazie 🙂

Michè, è chiaro che mi riferivo anch’io alla linea ufficiale. so (anche in seguito a un’interessantissima conversazione mattutina con Mafaldabrasil) che la maggior parte dei cattolici razionali non sono d’accordo con questa beatificazione e la mia critica era rivolta anche a chi, nonostante ciò ‘ci marcia’. i casi come quello di Padre Pio sono davvero l’oppio dei popoli. spingono a una religiosità infantile, immatura, che non porta a riflettere sui veri valori della vita umana.
io di padre Pio non sopporto soprattutto la malafede, sua e di chi va in televisione a predicare in suo nome. è una cosa aberrante.
i miracoli nel 2007 sono un insulto all’intelligenza umana.

lise, il cren (che nelle zone di cruccolandia da me frequentate è chiamato Meerettich) è una delle mie passioni segrete. sono un’amante dei sapori forti, lo metto sia nell’insalata, che sulla carne bollita, che sul salmone. e non piango (altrimenti marlonbrando mi scomunicherebbe). quella delle poche cose buone era, ovviamente, una provocazione 🙂

7. chiaradavinci - 26 ottobre 2007

Compagno, prova a chiedere a Padre Pio se vi aiuta a vincere lo scudetto. Poi se ne riparla 😉

8. Lupus Impius - 26 ottobre 2007

Chiara, e secondo perché lo si è vinto l’anno scorso? Ci ho pensato io con un pellegrinaggio personale… e come vedi funziona!!!
Ha funzionato anche quando ho chiesto che Veron si materializzasse sotto la doccia… l’unica cosa che mi ha lasciato perplesso è che la maschia apparizione non si palesò con olezzo di violetta, ma di cannella, proprio come il mio docciaschiuma equosolidale…. che forse devo smettere di sniffare??!!

9. Compagno di merende - 26 ottobre 2007

…..sgrunt….sigh…sob…grr…

10. nandina - 26 ottobre 2007

In una ricostruzione tv l’opposizione della Chiesa la mettevano tipo quella dei Papa nei confronti di S. Francesco, per dire… Grandi e Potenti e Cattivi contro piccoli buoni e santi….
Il libro sembra interessante, ma se lo si legge tra non credenti serve a poco, no? 😉

@Lupus, sì, devis mettere di sniffare la cannella, non ti fa bene 😛

11. zajchik - 26 ottobre 2007

adoro il chren… su padre pio è una lotta quotidiana con mio padre e i suoi santini. è che se accenni un’obiezione siamo tutti miscredenti e comunisti. Ergo, ognuno rimarrà sulle sue posizioni e un bel miracolo cui confidare (come del resto i fanatici del superenalotto) fa troppo itagliano… E cmq messori è già sceso in campo contro luzzatto. Alleluja.
OT Chiara, ma domani???

12. nandina - 26 ottobre 2007

ma io in effetti SONO MISCREDENTE! mi sa che non sono utile alla causa! 😉

13. chiaradavinci - 26 ottobre 2007

Lupus, me lo presti il bagnoschiuma?

nandina, fatte le dovute distizioni tra Francesco e Padre Pio, il processo alla base è lo stesso. anche con San Francesco non sono riusciti a calmare i fan e l’hanno ammesso nell’olimpo. inoltre la santificazione del poverello di Assisi è stata un contentino a tutti i ribelli, hanno accettato lui per far stare zitto chi diceva anche cose più pesanti e radicali. detto ciò, lui rimane uno dei pochi santi che mi piacciono (pure su di lui avevo scritto su Omfaloscopia).
per quanto riguarda Lupus, quando non sniffa la cannella, ne dice e ne fa di peggiori. che continui…
e poi non siamo miscredenti, ma persone che pensano con la propria testa, c’è differenza.

zaj, allora ti invito a provare i miei crostini cren, purè di mele e salmone, da delirio. e su Messori mi hai battuto sul tempo, avevo già preparato il link
🙂

14. chiaradavinci - 26 ottobre 2007

Compagno, non ti fa venire una crisi di nervi adesso. Avete passato momenti peggiori. Dai che è bello imparare di nuovo a perdere.


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