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Ebdomadario 28 luglio 2008

Posted by chiaradavinci in da vinci's family, egolalia.
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Una settimana fa sono iniziate le vacanze estive all’asilo nido di marlonbrando. Una settimana che sembra un lustro. Una settimana 24 ore su 24 con lui e sono invecchiata di 15 anni.[1] Ho le rughe, i capelli bianchi, la pancia, una valanga di panni da stirare, sei lavatrici da fare, lavoro arretrato che nemmeno un cinese riuscirebbe a smaltire in una settimana.

Mercoledì sera marlonbrando e il dring (uno dei due più bei dring dell’universo, l’ho scoperto recentemente) partiranno per la Spagna. Se tutto va bene starò da sola per ben tre settimane. La prima mi servirà per riprendermi almeno cinque degli anni perduti, lasciare un capitale da estetista e parrucchiere, fare amicizia con tutti i bagnini della zona. La seconda lavorerò e starò dietro a mia madre. La terza so già che mi strapperò i capelli e mi rotolerò per terra, darò fuoco al pc (al macBook forse è meglio di no, sarebbe poco trendy), mangerò patate crude e berrò succo di rape, prima di ammettere che mi mancano tutti e due da morire.

[1] Nel frattempo ho perso anche una cara amica, perché il nano le ha inspiegabilmente preferito un vecchio pissero, con il quale ha intenzione di fondare un club per soli uomini. Spero né anglisti, né trisessuali.

Noi non siamo assassini, anche se quel beccamorto ne sembra convinto 24 luglio 2008

Posted by chiaradavinci in da vinci's family.
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Piscina del circolo del tennis. Marlonbrando è a bordo vasca con una procace biondina spagnola, fa il galante e il simpatico. Arriva un suo compagno d’asilo, uno con la faccia da ragioniere, il QI di un’ameba e pochi argomenti a disposizione. Circola voce che abbia mandato diversi bambini in infermeria. Si avvicina al tubo di plastica che Marlonbrando ha lasciato in po’ in disparte, fissa la biondina, il tubo, di nuovo la biondina. Fa per toccare l’uno o l’altra, quando Marlonbrando gli lancia una delle sue occhiate e poi fa il gesto di sputargli. Fa il gesto e basta e quello si alza, se ne va dalla mamma e non si muove da lì fino a che non lo portano via di peso.

Senza colpo ferire, Marlonbrando è sempre lui.

La badante di Carlotto 15 luglio 2008

Posted by chiaradavinci in egolalia, lector in fabula, supercalifragilisti.
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Sono stati giorni un po’ convulsi, con la vita a sgomitare per avere il sopravvento su tanta letteratura, scrittori più o meno affermati, pazzi geniali e varia umanità.

Ho deciso che il mio primo romanzo si intitolerà “La badante di Carlotto” e avrà come protagonista una madre di famiglia catapultata in mezzo a un nascente festival letterario di una cittadina di provincia, organizzato da donne in gamba e purtroppo ancora troppo poco frequentato. Ci saranno accuse mendaci di giovanilismo, imitazioni di Guccini alticcio, porci e Uomiragni, mamme orgogliose, oncologhe bellissime in seconda fila,  informatici con lo zaino ed eccelsi scrittori attempati e colpevolmente astemi a sghignazzare. E poi intellettuali con la coda di cavallo innamorati di sé e commessi-scrittori che dormono sulle panchine, pronti a copiarsi i titoli a vicenda.  Infine involontarie battute pecorecce su gatti, topi e uccelli.

Il finale sarà aperto, e forse troverà una risposta all’annosa questione su com’è possibile che un latitante biondo, alto 1,90, dai penetranti occhi verdi e dalla bellezza sconvolgente sia riuscito a passare inosservato per diversi anni a Città del Messico.

Abbiamo già venduto i diritti a una nota casa cinematografica: qui e qui un’anteprima di alcune scene.

I miei due cent 10 luglio 2008

Posted by chiaradavinci in Senza categoria.
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(anche “Little Lluch Two”, giusto oggi)

Due anni. Compiere due anni non ha un gran senso.

Uno sì, perché poi puoi dire “Ciao mamma, sono contento di essere arrivato uno.” Anche tre è bello, anzi è perfetto, era il numero di Facchetti, vuoi mettere la differenza tra lui e Burnich?

“Due di due” per carità, De Carlo. “Una poltrona per due”, ci si sta stretti e pigiati.  Eins, zwei e ci mancava pure la Polizei, mentre nella smorfia il due è la bambina

Se poi il giorno del tuo secondo compleanno tua madre, invece di organizzarti una bella festa con palloncini, dolcetti, candeline e nani ipercinetici come te, prende e se ne va qua a presentare un pazzo furioso che sostiene che una certa Yoko ha smantellato il suo gruppo e che il Bologna è la più grande squadra di calcio al mondo, be’, allora capisci che vali meno del due di briscola.

Regina di cuori 8 luglio 2008

Posted by chiaradavinci in da vinci's family, egolalia.
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Quando ero piccola, se mi chiedevano cosa volevo fare da grande, rispondevo la regina. La regina e il presidente dell’Inter, due ruoli che a me allora sembravano pressoché inscindibili. Tutti obiettavano: “Vorrai dire la principessa?” E io: “No, proprio la regina, perché dà gli ordini”. Ero figlia unica, allora ancora la più piccola dei nipoti, dovevo ubbidire sempre e comunque a tutti quanti, e il mio sogno era quello di comandare poco poco, senza angherie (sarei stata comunque una regina democratica e buonissima) e senza fare troppi danni.

Nel crescere ho capito che per fare la regina, non avendo una discendenza reale, avrei dovuto sposare un principe e mi sono messa a cercarlo. Quando ho trovato il mio principe blaugrana, senza corona e senza scorta, ho accettato anche che non avesse un regno, perché al cuore non si comanda, però ho continuato a sognare di avere un pianetino minuscolo, insignificante e scialbo tutto per me.

Stanotte ho sognato che ero la regina di un universo parallelo, quello in cui finiscono i calzini che escono spaiati dalla lavatrice. Se avete bisogno, fate un fischio.

Essentials 1 luglio 2008

Posted by chiaradavinci in egolalia.
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Matrimonio falso-trasandato. Jeans raccomandati dall’invito, tutti con quasi tre zeri sul cartellino. Quintali di perle, bionde regolarmente finte e foulard d’Hermes a pioggia. Fila di borse di Luis Vuitton. Suona un cellulare. Panico generale. Pazza Inter, amala: è il mio.  La testimone della sposa: “Oddio, come si fa, sono tutte uguali. Sai qual è la tua?” “Quella con l’uomo ragno.”