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Incommensurabile 30 giugno 2008

Posted by chiaradavinci in all you need is love, da vinci's family.
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Non è un caso che marlonbrando abbia scelto proprio la giornata di ieri per fare per la prima volta la pipì nel vasino, il babbo era doppiamente contento. Considerando che il giorno in cui l’Italia è diventata campione del mondo lui ha scelto di nascere, è evidente che vuole più bene alla mamma.

Un Grosso amore 24 giugno 2008

Posted by chiaradavinci in all you need is love.
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Nonostante i propositi di indifferenza, durante Italia-Spagna ho avuto un sussulto. Per me oramai Fabio Grosso è una via di mezzo tra una madeleine gigante e un campanello di Pavlov: lui batte i rigori importanti e a me iniziano le doglie.

Sono quasi passati due anni da quella magica notte, manca poco, e marlonbrando oramai è il padrone assoluto del mio cuore. Lo guardo, sbavo e il bello è che nemmeno me ne vergogno. Lui sorride quando metto una gonna nuova e io non capisco più nulla. Ride contento quando torno dal parrucchiere e io perdo completamente la ragione. Urla di gioia alla vista dei miei sandali dorati taccododici e io glieli lascio addirittura provare. Lo sento mischiare italiano e spagnolo e mi risulta simpatica persino l’Incontrada. Lo guardo giocare al pallone coi coetanei e mi sembra di vedere Beccalossi[1] in mezzo a un branco di bradipi zoppi e sedati. Lo sento cantare Whiskey il ragnetto e mi parte la lacrima come su La locomotiva dal vivo. Imita Yoda e Chewbacca e a me sembra meglio di Luigi Lo Cascio. Si appoggia gli occhiali da sole sulla fronte e penso che marlonbrando è sempre lui, mentre sua madre è rincoglionita. Rincoglionita e felice.

[1] Diciamo pure che sono innamorata di lui quanto lui è innamorato della palla.

Tranquillos! 22 giugno 2008

Posted by chiaradavinci in all you need is love, da vinci's family.
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Messaggio ai naviganti preoccupati per la stabilità familiare da vinci: né a me, né al dring è mai fregato nulla delle rispettive nazionali, quindi né a las cinco de la tarde, né più tardi si assisterà a eventi tragici sul nostro divano del salotto.

Siamo sopravvissuti a un Barça-Inter di Champions finito 3-0 e lui era più abbacchiato di me. Lì capii che era vero amore.

Nabelschau 17 giugno 2008

Posted by chiaradavinci in egolalia.
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Mi inabisso per qualche giorno, torno a fare la Sancho Panza a una Don Quijote a forma di quaglia.

Visto che siamo in tempo di esami di terza media, quelli in cui tutto deve essere collegato, lascio qui un’intervista al nostro beniamino Nori, che si scopre anche traduttore, fatta da Ilide Carmignani, illustre collega e amica.

Sempre in tema di collegamenti, Ilide è una delle responsabili (insieme a Holyross di ieri, ma anche di oggi) di una delle svolte più importanti della mia vita, ed è anche un po’ colpa sua (e di Sepúlveda) se ho sposato il dring. Ma tutto questo non interessa a nessuno.

Nel frattempo fate i compiti, leggete Nori, se non lo avete ancora letto, e magari pure Fìdeg, di Paolo Colagrande, perché quando torno se ne parla. Se mi va.

Tra la via Emilia e la via Emilia 13 giugno 2008

Posted by chiaradavinci in Internazionale, lector in fabula, metablog, scanzonamenti.
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Ho appena finito di leggere un altro libro di Morozzi e ho iniziato giusto giusto quello di Nori. Il problema del Morozzi è che è del Bologna, e non si può scrivere un romanzo russo su un tifoso del Bologna, non va bene. E se sei tifoso del Bologna poi va che ci metti dentro una partita dell’Inter che l’Inter non ha mai giocato, al romanzo che non sarà mai russo. Mentre il problema del Nori è che scrive in un modo che ti si appiccica addosso e finisci per scrivere anche tu, come il Nori.

Però sono due gran signori scrittori. Non c’è nulla da dire, oh, scrivono bene. E scrivono bene che tu lo capisci, che scrivono bene. E scrivono bene che tu capisci anche quello che scrivono. E ti viene subito voglia di comprarne e leggerne un altro, di romanzi loro. Ora qui non sto a tirare fuori il discorso delle ciliegie, però ci starebbe bene.

Ecco, sono tutti e due dell’Emilia Romagna, uno di Bologna (nel suo caso è anche un po’ un limite, ma fa niente) e l’altro di Parma. Che il Parma è pure una squadra simpatica, gemellata con l’Empoli da sempre, e andrebbe pure bene per questo, ma a lui sembra che del calcio non gliene frega nulla. Però ero partita col dire che sono tutti e due dell’Emilia Romagna e questa è una bella cosa. E se li metti accanto ai cantanti che sono dell’Emilia Romagna, che so Guccini giusto per citarne uno, o Ligabue, i Modena City Ramblers, Pierangelo Bertoli, che lui non lo rammenta mai nessuno ma era uno parecchio ganzo, i Nomadi, ma sì dai mettiamoci pure loro, e non dimentichiamoci di Gianni Morandi (perché il Morozzi l’ha scritto un libro sui cantanti dell’Emilia, ma Morandi mica ce l’ha messo, e ha fatto male). Se li metti accanto a tutti questi e pensi che sono nati tutti in Emilia Romagna, e che in Emilia Romagna sono nati pure il Nori e il Morozzi, giusto per citare solo due degli scrittori di quelle parti, che non ne cito altri sennò me ne dimentico qualcuno e quello si offende. Se pensi che in Emilia Romagna sono nati tutti questi qua, capisci che in fondo sessant’anni di amministrazioni di sinistra sono pur servite a qualcosa.

Che se un giorno nascono un Morozzi, due Nori, tre Bertoli e due Morandi in Veneto (no, un altro Guccini non nasce mica, nemmeno in Emilia Romagna mi sa) uno poi pensa che anche la Lega è una bella cosa.

Parla pagliaccio e ognuno applaudirà 11 giugno 2008

Posted by chiaradavinci in da vinci's family, egolalia.
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Al nido di marlonbrando ogni tanto invitano un clown, di quelli col naso rosso, le scarpe di Superpippo, la parrucca e il viso dipinto di bianco. I nani ridono a crepapelle, anche se lui non pronuncia mai nemmeno una parola.

L’altro giorno il dring è andato ad accompagnare marlonbrando e si è visto avvicinare dalle due modelle della classe, una gli ha tirato i pantaloni e ha detto: “Ti abbiamo riconosciuto, sei il pagliaccio di oggi”.

A loquacità direi che ci siamo.

Allacciate le cinture 9 giugno 2008

Posted by chiaradavinci in viaggi e miraggi.
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Tempo di viaggi (degli altri) e tempo di riflessioni sui viaggi.

Ieri pensavo a quanto sono assurde le norme sulla sicurezza in aereo. Una cosa che non ho mai capito è perché vietano di portere sugli aerei le pinzette per le sopracciglia e i tagliaunghie (apriamo un dibattito: forse il terrore per i tagliaunghie è una malattia endemica dei piloti d’aereo? Ce lo vedete un estremista a caso entrare in una cabina di pilotaggio e minacciare tutti quanti brandendo una pinzetta per le sopracciglia?) se poi ti servono il pranzo con coltelli e forchette.

La prima volta che ho viaggiato con marlonbrando abbiamo fatto scalo a Londra. Ancora non erano in vigore tutte le norme palloccolose che sono state introdotte nel 2007 e noi siamo partiti da Pisa in perfetto stile famiglia felice. Arrivati a Heathrow ci è stato requisito immediatamente il thermos con l’acqua calda per il biberon (marlonbrando aveva tre mesi, dovevo dargli fish and chips?), poi un’efficiente quanto brutta responsabile della sicurezza mi ha gridato in faccia, indicando il mio bagaglio a mano: “You have cosmetics in it!” Le avrei risposto volentieri: “Oh gosh, no no no, really? Mi ce li deve aver messi qualche poliziotto pisano corrotto quando ho girato l’occhio.” Dopo avermi requisito ben due campioncini di crema idratante dell’Erbolario (a base di fulmicotone biologico non testato sugli animali) e un lucidalabbra rosa semicremoso con i brillantini del Body Shop (contenente nitroglicerina equa e solidale), mi ha guardato di un male, ma di un male che ho pensato che probabilmente aveva il marito impotente.

Per me si esagera, o forse le hostess vogliono essere le uniche ambasciatrici di bellezza a 12.000 metri d’altitudine.

Una risata vi farà vincere la Champions 7 giugno 2008

Posted by chiaradavinci in Inter (nazionale).
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Dedichiamo questo a chi dice che oramai siamo come la Juve e che eravamo più simpatici quando perdevamo.

Precetti gnomici 5 giugno 2008

Posted by chiaradavinci in da vinci's family.
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Quando andavo alle elementari una delle mie barzellette preferite era la seguente:

– Cosa dice lo gnomo alla gnoma?
– Gnamo.

E cosa ho sentito dire stamani dallo gnomo (ipertrofico) figlio di uno spagnolo, alla gnoma (sospirante e con le scarpe di vernice)?

continua a leggere…

Storie torbide sul cuscino 4 giugno 2008

Posted by chiaradavinci in da vinci's family, metablog.
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Ci sono parole che i blogger prediligono, soprattutto se di sesso femminile, una di queste è cuscino[1]. Io non l’ho mai usata, ci provo oggi e vediamo cosa viene fuori.

Potrei scrivere che il dring e marlonbrando dormirebbero volentieri con questi:

(in primo piano il preferito dal nano che, nonostante abbia già un vocabolario più ampio di quello di un carabiniere medio, continua insistentemente a chiamare Darth Vader Mamma)

che augurerei a qualcuno di dormire con questo:

(non mia suocera, la adoro)

oppure citare Forse non sai, una tra le più belle canzoni del Guccini innamorato.

Ma tutto ciò è troppo poco torbido e sconvolgente.

Oggi svelo che tra le molte perversioni della famiglia da Vinci c’è quella della chiaccherata prima di addormentarsi. Visto che oramai in Italia pubblicano cani e porci, potrei scrivere un libro e intitolarlo Dialoghi col cuscino. Ma non sono né un cane, né un porco (anche se ora che ci penso, forse…), né tantomeno uno scrittore, e mi limito a inaugurare un nuovo tag:

Ch.: Stasera invece di leggere ti racconto una breve storia noir.[2]
Dr.: Va bene.
Ch.: Frank Malone era una gran brava persona, però…
Dr.: Scusa, ma Frank Malone quello amico di Jack Jackson?
Ch.: No.
Dr.: Ah, sennò lo conoscevo. ‘Notte.
Ch.: ‘Notte.


[1] In genere è bagnato di lacrime, profuma ancora dell’amato ormai lontano, è freddo, oppure viene preso a morsi dalla disperazione (o dalla fame).

[2] Ho preso ispirazione da uno dei miei maestri.